Guarda il profilo completo su LinkedIn e scopri i collegamenti di Gianluca e le offerte di lavoro presso aziende simili. Un'idea creativa, concreta e chiara nasce sempre dal suo autore, che realizza progetti con passione ed esperienza per pervenire al miglior risultato. Mi piace: 4495. realizzazzione presepi artigianali ruderi grotte e tutto cio che riguarda la costruzione del presepe di natale e i diorami pasquali!!! Scrivono i Giudici della Corte di Assise di Taranto ”Tutti i collaboratori hanno sostanzialmente confermato che inizialmente esisteva un solo clan facente capo ai fratelli Riccardo e Gianfranco Modeo. palazzolo a faraone, castaldi, delrio, bersani, bernini, rauti, della vedova \ scegliere il futuro di giovannini, Notiziario a cura di R.Spagnoli : promo notte a cura di A.Aversa, Rassegna stampa giustizia a cura dell'avvocato Giuseppe Rossodivita, L'impresa privata sotto attacco. "Era un periodo strano -aggiunge il collaboratore di giustizia - perchè venivamo avvicinati da persone strane che organizzavano leghe strane". Tutto questo a fine '90 o inizi '91, "quando ancora non era successa nessuna strage".Tra le conoscenze che Modeo può vantare, salta fuori anche quella con Alberto Lorusso, fedele all'organizzazione del pentito e in seguito divenuto "famoso" in qualità di "dama di compagnia" di Totò Riina al carcere di Opera: "Sì, lo conosco, è della provincia di Taranto ma bazzicava più nel brindisino, apparteniamo quasi tutti alle stesse famiglie. Salvo dove diversamente specificato i file pubblicati su questo sito Stimolato dal pm Di Matteo a raccontare con precisione quanto a sua conoscenza, Annacondia racconta che l'obiettivo di questa azione, secondo quanto riferitogli da Cocuzza, sarebbe stato di far arrivare il messaggio "anche ai grossi esponenti della magistratura che la mafia era forte e poteva incutere timore ovunque e quindi che dovevano scendere a patti (con la mafia, ndr) per abolire il 41 bis".Il pentito conferma anche i verbali rilasciati nel 1993 dove raccontava che Cucuzza gli riferì che: "Se il 20 luglio '93 non fosse decaduto il 41bis sarebbero successi grossi casini… attentati" e dove rispondendo alle domande sul perchè di quella precisa data aveva spiegato che il 20 luglio 1992 era arrivata la notifica del 41 bis dove era indicata anche la scadenza che cadeva a distanza di un anno appunto. Pentito Annacondia sugli attentati opere d'arte '92-'93: "obiettivo era far abolire il 41-bis"di Miriam Cuccu e Francesca Mondin - 26 giugno 2015"Nella sezione napoletana del carcere dell'Asinara, dove erano stati messi anche dei siciliani, era stato deciso che bisognava mandare un messaggio all'Italia, ai grossi, uno dei quali ero io, di fare terrore, attaccare musei chiese ed opere d'arte". 11 gennaio 2020, Commissione Territorio, ambiente, beni ambientali del Senato della Repubblica, Commissione Lavori pubblici, comunicazioni del Senato della Repubblica. Cataldo e Antonio Sambito hanno un pedigree di tutto rispetto. Trattativa, pentito Modeo: “Venivamo avvicinati da persone strane che organizzavano leghe strane"di Miriam Cuccu e Francesca Mondin - 26 giugno 2015Nell'87 in Sicilia e Puglia le organizzazioni criminali avrebbero cercato nuovi referenti politici rispetto alla Dc. Brusca, prosegue il collaboratore pugliese, gli rispose: "Guarda ragazzo mio, è un punto di non ritorno. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. La scelta, spiegò il pentito, ricadde sui monumenti perché “fanno parte delle nostre città (…) della nostra storia". Riccardo e Gianfranco Modeo vennero arrestati in Basilicata nel 1990 e in seguito coinvolti nel maxiprocesso "Ellesponto". Nelle prossime ore Consulta l'agenda politica di oggi. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie. Dissi a Pulito di lasciar perdere anche perché non volevamo che queste persone entrassero nella nostra città".Tra la mafia pugliese e siciliana, ricorda ancora il collaboratore, c'erano rapporti finalizzati al traffico di armi ed esplosivi: "Mio fratello Riccardo mise in contatto Salvatore Buccarella, che andava fortissimo sul Montenegro, con Giovanni Pullarà. Fra Trani, Bisceglie e Barletta iniziò una vera e propria scalata al potere (senza essere investito di alcun titolo dalla Sacra corona unita o altri gruppi) dando inizio ad un vero e proprio sterminio dei seguaci affiliati alla Scu del boss Giuseppe Rogoli, capace di operare ad ogni livello – dal traffico della droga all’omicidio, dall’usura alla corruzione di politici e magistrati – e ricevendo il riconoscimento da parte di importanti ‘ndranghetisti “di razza” come Domenico Tegano e Franco “Coco” Trovato. "'L'Italia - commenta ancora il pentito - veniva messa in ginocchio se gli attentati fossero continuati, penso che l'italia andava in panico. Il progetto, però, non andò in porto: "Di Pinto mi disse 'lasciate perdere, che ora questo (Gelli, ndr) è un cavallo perdente'. La Repubblica L’ex boss della mala tarantina Claudio Modeo, 49 anni, è morto ieri sera nel carcere di Secondigliano (Napoli) stroncato quasi certamente da un infarto: domani, tuttavia, la Procura di Napoli affiderà l’incarico per l’autopsia per sciogliere ogni dubbio. Presenti in aula i pm Nino Di Matteo, Francesco Del Bene e Vittorio Teresi.Di Riina, continua il collaboratore di giustizia, se ne parlava anche con un mafioso siciliano, Salvatore Mirabella: "Si attribuiva la colpa a 'u curtu - specifica di seguito - dicevano che se ne andò di testa per fare tutto questo, non ha capito niente che qui ci stiamo noi… gli si attribuiva questa responsabilità, che non avrebbe dovuto fare questo guaio". Secondo Anghessa, continua Modeo, "si doveva iniziare a fare attentati sul territorio perchè era l'unico sistema per poter bloccare quello che stava per succedere".Quando Gianfranco Modeo e l'atro fratello vengono a sapere di questo avvicinamento, però, avrebbero mandato a dire, tramite ambasciatori, al fratello Claudio di: "stare alla larga da questo personaggio". Il loro nome spicca già negli anni sanguinosi della guerra di mala. Annacondia, citando Pulito, sostenne inoltre che Gelli fece “una telefonata ad Andreotti, che gli aveva garantito che si sarebbe interessato per la revisione del processo concernente i Modeo”. Vissuto, complesso ed esperto. Il primo “clan” farebbe riferimento al boss Cosimo Di Pierro, di 61 anni, ritenuto anni fa uno degli elementi di spicco del gruppo mafioso capeggiato dai fratelli Riccardo e Gianfranco Modeo. La mafia uccide anche in Puglia. 07/10/2014 - Gli arresti sono stati 52. Gianfranco Duro nasce ad Angri (SA). ISBN 88 … Giuseppe Rossodivita ospite della rubrica "Fatti e misfatti" di Paolo Liguori. Compie gli studi presso l’Istituto Statale d’Arte di Salerno e successivamente presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli. WikiZero Özgür Ansiklopedi - Wikipedia Okumanın En Kolay Yolu . Dopo il 1987 il gruppo di Modeo non votò più la Dc ma si concentrò su Signorile. Il dialogo tra i due avvenne nel carcere di Rebibbia, a Roma. A suo dire Gelli avrebbe chiesto ai mafiosi un appoggio elettorale in merito alla nascita di una nuova “Lega meridionale”. Commissione Affari Costituzionali della Camera ... 21 interventi di Gianfranco Modeo. Dopo diverse collaborazioni a riviste letterarie e politiche, partecipa al "funerale" della parola scritta. Frasi dette dopo la strage di via D’Amelio, che determino’, tra l’altro, la riapertura delle carceri nelle isole di Pianosa e Asinara, col regime penitenziario duro. Per Annacondia “l'avvertimento grosso doveva giungere dopo il 20 luglio di quest'anno (del 1993, ndr) se fosse stato reiterato l'articolo 41 bis”. Oggi, alla partenza delle sfilate di Haute Couture, il libro "Dior par Gianfranco Ferré 1989-1996" ripercorre quel periodo e il genio dell'architetto della moda. di Miriam Cuccu e Francesca Mondin - 26 giugno 2015E sulla "dama di compagnia" di Riina: "Oggi Lorusso è ad alti livelli"Il carcere dell'Asinara? Dei progetti omicidiari volti ad attenuare il carcere duro ne sapeva qualcosa anche Gianfranco Modeo, ex affiliato alla mafia pugliese, per delle confidenze sulla strategia stragista del ’92 che avrebbe ricevuto da Brusca al carcere di Pianosa. "Calci in c… e pedalare. All'onorevole Amalfitano, Gianfranco Modeo avrebbe chiesto di intervenire sul processo dell'omicidio Marotta : "Noi facevamo pressione perchè intervenisse come le altre volte ma tramite il referente Cosimo Di Pinto ci mandò a dire che era impossibile interferire questa volta…si recarono anche a Roma da Andreotti". Gianfranco Fini è nato il 3 gennaio del 1952 a Bologna ed è un politico italiano. Tra il 18 novembre del 2004 ed il 17 maggio del 2006 è stato Ministro degli affari esteri del Governo Berlusconi. E' possibile seguirlo in diretta audio streaming qui! Se lo riterrà opportuno … Aldo Vuto venne nuovamente processato dalla … Mi auguravo che non succedesse nulla”. Gelli, secondo quanto riferito dai due collaboratori, “in cambio” avrebbe preteso un appoggio della criminalità calabrese e pugliese per la Lega meridionale della quale il capo della P2 era uno dei promotori. “Contento e onorato di intraprendere questa nuova avventura professionale” – ha dichiarato il dirigente messapico. In seguito, nell'87 a Reggio Calabria, ad Archi, "conobbi tutto il resto del gruppo Tegano, che era i De Stefano".Trattativa, parla la mafia pugliese: oggi i pentiti Annacondia e Modeodi Miriam Cuccu - 26 giugno 2015Anche la Sacra Corona Unita sapeva dei monumenti da colpire nel ‘93Che Cosa nostra avesse deciso di piazzare le bombe a ridosso dei monumenti più prestigiosi lo sapeva anche la criminalità pugliese: "Alcuni mesi fa, durante un colloquio investigativo con il magistrato Alberto Maritati, parlai della possibilità di attentati con bombe a musei e ad altri obiettivi di valore artistico". Ogni grosso malavitoso avrebbe fatto la sua parte, e stia tranquillo che la cattedrale di Trani sarebbe saltata in aria". Sono su Kijiji tra 36 annunci a Roma. Gianfranco Andorno è nato a Genova Sampierdarena nel 1937. video. imago. 2000 - 2021 E il "venerabile" in cambio avrebbe promesso di “aggiustare” il processo Marotta in cui Gianfranco Modeo e suo fratello, Riccardo, erano stati condannati a 22 anni di reclusione. Io stavo nella sezione con altri siciliani. - spiega il collaboratore di giustizia - nel viaggio fatto assieme nel traghetto fino a Civitavecchia, abbiamo parlato di tante tante cose… eravamo liberi (di parlare senza la presenza di forze dell'ordine, ndr) sulla nave, nel reparto dove erano tenuti i detenuti". Su Grottaglie e altre zone faceva quello che facevamo noi, spaccio, rapine, estorsioni, quello che ci stava da fare". Prima di collaborare Gianfranco, insieme al fratello Claudio Modeo, fu protagonista di una guerra di faida contro l’altro fratello, Antonio “il Messicano”, conclusa nel 1990 con l’assassinio di quest’ultimo e per il quale venne incaricato proprio Annacondia. 222 talking about this. Cresciuti all’ombra dei fratelli Modeo. Gianfranco Modeo, oggi libero cittadino, non si tira indietro. Davanti ai parlamentari, l’ex boss di Trani parlò dei rapporti tra mafia e politica, di favori e voto di scambio, per poi soffermarsi sulle stragi. E’ questo lo scambio di battute, in una cella del carcere di Pianosa, tra l’ex mafioso pugliese oggi pentito Gianfranco Modeo e il vecchio boss siciliano Bernardo Brusca. Il pentito pugliese, raccontando l'episodio, specifica che "non facevo interrogatori con gli ufficiali della Dia di Bari, ma con il pubblico ministero, però avevo sempre quattro persone con un funzionario 24 ore al giorno per la sicurezza. A dirlo è il pentito Salvatore Annacondia, ex boss di Trani sentito oggi come teste in videocollegamento al processo Trattativa Stato-mafia, che si sta svolgendo a Palermo presso l'aula bunker Ucciardone. "Noi abbiamo votato sempre la Dc fino al 1987 - dice Modeo -nel locale eravamo in stretti contatti con l'onorevole Amalfitano che faceva parte della corrente andreottiana". Il gup ha accolto la richiesta dei difensori dell’indagato, Lorenzo Bullo e Cosimo Micera che rivendicavano la non sussistenza delle esigenze cautelari. Mostre: Milano 1998, Art Innsbruck 1999. Sgominato il clan D’Oronzo De Vitis. Gli altri due “clan” erano guidati rispettivamente rispettivamente dai pregiudicati Gaetano Diodato e Nicola Pascali. Gianfranco De Franco ha detto “Imago” e ha scansato dalla. Iscriviti a Facebook per connetterti con Modeo Piero e altre persone che potresti conoscere. Poi, davanti alla Commissione parlamentare antimafia, feci il nome di quel funzionario".Del fatto che la mafia aveva deciso di far esplodere "cose vecchie" e monumenti, continua Annacondia, "ne parlai anche con Piddu Madonia, ma lui mi zittì dicendo che era già stato informato". Milano, 5 nov. (Adnkronos) - Grave infortunio sul lavoro a Boffalora sopra Ticino, nel milanese, dove un operaio rischia di perdere un piede. Su questo fatto, Modeo si confrontò con Nino Madonia, nel carcere di Cuneo: "All'inizio del '91 quando arrivai, lui era già lì - racconta il pentito - si parlava del più e del meno". Trovi anche ford mondeo 2.2. "Mi disse che erano stati traditi dai patti stretti in passato perchè all'inizio funzionava poi più nessuno voleva intervenire e dei processi erano andati in senso opposto a quelle che erano le aspettative, quindi per dare dimostrazione di come si potevano spostare i banchetti di voto ognuno cercava referenti nuovi…" Ma secondo quanto detto da Modeo, Madonia non era soddisfatto della scelta fatta: "Disse che avevano fatto uno dei tanti errori perchè si è dimostrato tutto il contrario di quello che avevano prospettato".Nel rispondere alle domande del pm Del Bene, il collaboratore di giustizia spiega anche come furono invitati a partecipare ad una nuova strategia per contrastare la situazione che si stava creando: "Prima delle stragi (Capaci e Via D'Amelio, ndr) mio fratello era detenuto e viene spostato di sezione, perchè dicevano che dava fastidio in sezione ma non era vero, infatti mio fratello si sorprese. IMAGO…”viaggio” di una giovane ascoltatrice. Parla Salvatore Annacondia, ex boss di Trani e oggi pentito, in videocollegamento al processo trattativa Stato-mafia, ricordando il periodo di detenzione al 41 bis all'indomani della strage di via D'Amelio. Gianfranco Noto. L'analisi dei dati del Monitoraggio Regionale della Cabina di Regia. Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Il 9 gennaio il bersaglio dei sicari era il cognato di Gianfranco Modeo, Cosimo Guarino, trentotto anni; con lui venne assassinata anche la sua bambina, Valentina. Annacondia, 57 anni e decine di omicidi alle spalle, è uno che di strada ne ha fatta. Da ... Da giovane, dopo un'attività in Lotta Continua negli anni settanta, creò con i fratellastri Gianfranco, ... Storia della criminalità in Italia dal 1946 a oggi, Milano, Feltrinelli, 1995. "Dall'Asinara partimmo con una motovedetta dei Carabinieri. Tornando poi ai contatti tra Anghessa e il fratello Claudio, l'ex mafioso ricorda che "in quell'occasione (al carcere di Ascoli Piceno, quando i due Modeo erano nella stessa cella, ndr) mi fece il nome di Gelli" il quale "si sarebbe recato direttamente a Palermo per poter avere colloqui con questi personaggi… Gelli aveva avvicinato uno dei nostri affiliati, Marino Pulito, uno dei nostri luogotenenti sul litorale ionico e salentino, tramite un certo Serraino" garantendo che "se voi ci appoggiate (nella costituzione di una Lega meridionale, ndr) faremo la revisione del processo Modeo. Annacondia dichiarò infatti che Pulito si sarebbe incontrato con Gelli in un albergo di Roma, promettendogli la revisione del processo ai fratelli Modeo. So che tramite Serraino sia lui che altri nostri affiliati ebbero contatti e colloqui personali con Licio Gelli". Docente alla cattedra di Discipline Pittoriche presso il Liceo Artistico Statale di Napoli fino al 2011. Dopo aver raccontato come nacquero i contatti della famiglia Modeo con i Fidanzati per il traffico di stupefacenti e con altri palermitani prima, negli anni '80, per il contrabbando di sigarette, il pentito si sofferma sui legami che avevano con i politici locali. ANTIMAFIADuemilaAssociazione Culturale Falcone e Borsellino Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000Privacy e Cookie policy, © Cerchi ford mondeo nuove o usate? Ma soprattutto calabrese, per la quale commise una serie di omicidi per uno "scambio di favori": "Con Domenico Tegano e Pasquale Tegano eravamo un corpo e tre anime - ricorda - io e Mimmo Tegano eravamo due persone uniche. A creative, concrete and clear idea always arises from its author, who realises his projects with passion … Camisas de homem GPS: 41.264945, -8.648417 Recensione di Max Sannella/RockShock. "Era un periodo strano -aggiunge il collaboratore di giustizia - perchè venivamo avvicinati da persone strane che organizzavano leghe strane". Da allora, aggiunge Modeo, di strada ne ha fatta: "Oggi è ad alti livelli, dopo la nostra uscita di scena è diventato un punto di riferimento, un personaggio importante, parliamo del '93-'94. Di quello che apprese nelle carceri dell’Asinara e Rebibbia, il boss pugliese ne parlerà oggi davanti ai pm del processo trattativa Stato-mafia. Associazione Culturale Falcone e Borsellino, ll processo è stato rinviato a giovedì 2 luglio per l'esame di Guglielmo Sasinini ed Elisabetta Belgiorno, Trattativa, pentito Modeo: “Venivamo avvicinati da persone strane che organizzavano leghe strane", Trattativa, Annacondia: "Prima di stragi '93 dissi 'ci saranno attentati a monumenti'', Pentito Annacondia sugli attentati opere d'arte '92-'93: "obiettivo era far abolire il 41-bis", pentito Annacondia: "All'Asinara si dava la colpa a Riina per condizioni detenzione", Trattativa, parla la mafia pugliese: oggi i pentiti Annacondia e Modeo, Vincenzo Muccioli a Red Ronnie: io disturbo il potere, Droga: nuove generazioni, specchio della società, Mafia: sequestro beni da 60 mila euro a esponente della famiglia di Caltagirone. Ma solo quando fu trasferito al carcere di Carniola riuscì a parlare con il pubblico ministero Pasquale Drago della procura di Trani: "Il dottor Drago venne in carcere a Carinola - aggiunge Annacondia - tutto felice e contento e si impegnò subito di andare a Roma per chiedere la mia collaborazione.. ma è tornato mortificato che la collaborazione non doveva esistere… la procura di Bari non la voleva la mia collaborazione allora Drago andò a Lecce e parlò con il dottor Francesco Mandoi che chiese il mio pentimento .. e andai alla Dia di Bari e il gennaio del 1993 iniziai la mia collaborazione ufficialmente". Visualizza il profilo di Gianluca Modeo su LinkedIn, la più grande comunità professionale al mondo. Gianfranco is a family run Italian restaurant located a mile east of Snoqualmie Falls on Railroad Avenue in Snoqualmie, Washington. 14:00 - Camera dei Deputati. Sono dichiarazioni che all’epoca non vennero verbalizzate perché “non me la sentivo. Fece da garante, disse a Buccarella 'non ti preoccupare, manda che ti pagano'". Il duplice omicidio avviene poco dopo le ore 20 a Taranto, in Puglia, al quartiere Tamburi, purtroppo conosciuto per … Antonio Modeo però venne scagionato per motivi di salute e Gianfranco e Riccardo uscirono dal carcere nel 1989. Al tempo, continua, Brusca era "uno dei capi indiscussi. Ormai stiamo ballando e dobbiamo finire di ballare". Si parla del più e del meno, e in una di queste sere dissi che succederanno attentati a musei e cose vecchie. anche oggi voglio ricordare due bambini vittime di mafia 9 gennaio 1991 uccisa a taranto valentina guarino 6 mesi 9 gennaio 1987 ucciso a catania cosimo aleo 16 anni cosimo guarino il papÀ di valentina É molto noto alle forze dell'ordine x contrabbando di armi e spaccio di droga, cosimo É il cognato di gianfranco modeo boss del rione tamburi, Tra i miei fedeli lettori annovero un uomo vissuto come Aldo Anghessa. Annacondia racconta di essere venuto a conoscenza di queste informazioni grazie ad un certo Antonino Cucuzza, che all'Asinara era detenuto nella sezione napoletana, durante un trasferimento avvenuto a fine settembre 1992. L ’ex direttore sportivo dell’Ug Manduria Sport, Antonio Modeo, ha firmato con il club rossonero e si occuperà di settore giovanile, con diverse funzionalità di supporto nella gestione e ricerca dei giovani nelle tre province di Taranto, Brindisi e Lecce. Cell 380/4396113

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